Memoriali all’11 Settembre 2001 in Italia: riflessioni sulla conservazione delocalizzata del ricordo

 In Rubriche, Transiti

Mentre di solito, per verificare le loro percezioni,
gli uomini hanno bisogno di avvicinarsi all’oggetto,
a quel che sembra devono allontanarsene
per conservarne un ricordo collettivo.

Maurice Halbwach, Memorie di Terrasanta

Quando tutto è andato distrutto e ciò che restava erano solo cumuli indistinti di macerie, un uomo che lavorava sul sito del World Trade Center, proprio nei giorni successivi agli attacchi terroristici del 2001, costruì una croce con due travi di acciaio arrugginite. Quella croce divenne presto un monumento temporaneo al dolore, alla perdita e, allo stesso tempo, un simbolo di fede e guarigione.
Anni dopo, nel 2009, la Port Authority di New York e del New Jerseydiffuse il seguente annuncio: «Tonnellate di lamiera delle Torri Gemelle offresi. Gratis. Solo spese di trasporto a carico del destinatario. Si accettano ordinazioni dall’estero». L’autorità portuale della metropoli americana, proprietaria delle gigantesche lamiere, cedeva i resti della struttura portante delle Twin Towers, accatastati nell’hangar numero 17 . . . .

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