Sguardi psicoanalitici

 

La visione creativa ha componenti inconsce e stratificazioni di memorie impalpabili e sfuggenti. L’arte trova in queste visioni la ragione più vera del suo farsi. Rende visibili processi immaginativi che resterebbero inesprimibili, sconosciuti agli altri e a noi stessi. “Perchè realizzare un’opera, quando è così bello sognarla soltanto?” Si chiedeva Pier Paolo Pasolini interpretando il pittore allievo di Giotto, nel suo film Decameron, davanti al grande affresco realizzato dal pittore dopo averlo sognato. La psicoanalisi apre lo sguardo sulle tracce originarie di un mondo interno inizialmente confuso, frammentato e ambiguo. Ciò che sta nel profondo di noi può salire in superficie se ne cogliamo segni, significati e respiro vitale, e farsi creazione di sè e arte.

 

Immagine: Frame dal film Io ti salverò di Alfred Hitchcock. Scenografie oniriche create da Salvador Dalì, 1945.