Tapetum Lucidum

A cura di Stefano Tonti

Le immagini, liberamente didascaliche, hanno una vocazione sottilmente, ironicamente narrativa, un modo originale di interpretare i contenuti della rivista Aracne, intrecciati con temi della realtà.

Scrive Calvino che «per tagliare la testa alla Medusa senza lasciarsi pietrificare, Perseo si sostiene su ciò che vi è di più leggero, i venti e le nuvole…». Questo prova a essere Tapetum Lucidum, un tappeto volante.

Stefano Tonti, graphic designer, dopo diversi anni trascorsi a Milano e Barcellona vive e lavora a Rimini, principalmente per istituzioni ed eventi artistici e culturali.

www.stefanotonti.it

Un triangolo equilatero

Come un filosofo che si incarica di fare pulizia e sintesi nel tragitto che separa i Temi dell’esistenza dalle Parole, così Stefano Tonti misura un’altra distanza, immettendo le Immagini quale terza punta di un triangolo, che è insieme separazione e connessione equidistante tra gli argomenti e il linguaggio idiomatico che li definisce.

Una filosofia della visione è la sua, e proprio come un aforisma filosofico le sue opere riescono a calibrare il senso del nostro sguardo, attraverso forme e simboli che sono una distillazione di significato e di sentimento.

Quello di Stefano è quasi sempre un lavoro di sottrazione, di recupero della struttura semantica più nitida e primaria delle cose.

Se la parola tenta di definire un concetto, l’immagine fa la medesima operazione con un percetto, ma entrambi questi veicoli di senso mirano alla sostanza dei fatti e delle cose, per costituire un alfabeto delle nostre relazioni.

Le opere di Tonti risultano, alla fine di questo percorso, dense e indivisibili, come certi numeri chiamati per questo primi.

Massimo Pulini