IL CORPO, LA PAROLA, LO SGUARDO
La sorprendente struttura del corpo umano, con le sue incredibili possibilità d’azione, rappresenta uno dei maggiori miracoli dell’esistenza. Ogni fase del movimento, ogni minimo trasferimento di peso, ogni singolo gesto di qualsiasi parte del corpo rivela un aspetto della nostra vita interiore. Il movimento ha una sua qualità che non è il suo aspetto utilitaristico o visibile, ma la sensazione… Si devono FARE i movimenti, così come si devono ascoltare i suoni, per apprezzare pienamente il loro potere e il loro significato. (Rudolf Laban)
È il 1950 quando Rudolf Laban pubblica The Mastery of Movement on the Stage, il testo destinato a diventare il più completo studio del movimento generato dall’impulso interiore, riferimento imprescindibile non solo della moderna danza europea, ma del teatro in genere, della formazione e, in alcuni casi, della terapia. L’esempio con cui avvia la riflessione è ben noto: nel definire lo scopo e l’essenza del movimento Laban cita l’episodio più famoso della Bibbia e della storia dell’umanità, quello di Eva che raccoglie la mela dall’albero della conoscenza con un gesto teso a un fine tangibile e intangibile al contempo. . . .