TRA REGOLE E LICENZA
Come si evince già dal titolo rivelatore, il tema che muove questo numero è di quelli fondanti dell’atto creativo tout court: nell’esecuzione dell’opera d’arte pittorica infatti è preferibile una pedissequa attinenza alle norme tradizionali (accademismo, virtuosismo, etc.) o una netta rottura con le regole più rigide del quadro (genialità, maestria, etc.)?
La risposta, come si evincerà trasversalmente dai lavori visivi e dagli scritti che seguono, è per una volta abbastanza unanime: non esiste opera “buona” che sia anche totalmente “giusta”. La licenza artistica suggerisce di non obbedire pedissequamente a un ordine, ma di rispettarlo e di stravolgerlo allo stesso tempo per aggiornarlo. La libertà di creare è intesa come evasione dalla rigidità normativa e come sovvertimento della forma convenzionale che immobilizzerebbe l’arte a uno stadio di ordine sterile.
Testi: Mattia Cattaneo, Laura Gradi, Stefano L’Occaso
Opere: Marina Buratti, Federico Falanga, Vincenzo Simone
Progettazione grafica: Larisa Solosi