Alla ricerca di Pellegrino Vignali
Il testo – scritto per l’esposizione dell’aprile 1981 presso l’Associazione artistica di Heilbronn –descrive l’incontro degli autori, verso la fine degli anni settanta del Novecento, con Pellegrino Vignali, uno degli autori più rappresentativi della collezione del Museo Haus Cajeth di Heidelberg.
Negli anni passati sono stati pubblicati innumerevoli testi sull’arte spontanea. Ciò di cui si discuteva era generalmente chiamata Arte Naif. Vi comparivano disegni colorati in processioni incoerenti. L’unica cosa buona di quelle pubblicazioni era che ogni tanto, quasi per sbaglio, si parlava anche di qualche pittore interessante. In uno di questi libretti pieni di immagini poco significative ne trovammo due che ci piacquero molto. Una raffigurava una tigre, di Pietro Ghizzardi, che non ci era sconosciuto. Ci aveva affascinato sin dal primo momento in cui avevamo visto una riproduzione di una sua opera.
L’altra immagine mostrava una testa disegnata grezzamente su un pannello di legno con dense pennellate. Proprio come quella di Ghizzardi, questa opera risaltava nella mediocrità del resto della pubblicazione, e ci ha impressionato per la potenza espressiva e per l’originalità dello stile. Sul bordo inferiore della tavola trovammo un frammento di una firma: P. V.; dietro ad esso, un segno che più tardi scoprimmo essere una M. P. V. M. – Pellegrino Vignali Mandarein.
Che uomo, che pittore si nascondeva dietro questa immagine? Ha dipinto altre opere? Come sono? Questa testa è un caso isolato o fa parte di una serie di buoni dipinti?
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