SALTANDO SULLA SEDIA
- Il gioco è storia e memoria di gesti, simbolico catalogo di ciò che facciamo e possiamo fare, di pratiche che si tramandano. Fa parte della cultura come serie di mosse dotate di valore: e come in tutte le culture, dialoga in ogni suo frammento, da un gioco all’altro, da un secolo all’altro.
- Dentro il gioco portiamo il carico, nascosto, di nostri saperi, che aspettano di essere dissotterrati e conosciuti, portati alla luce per comprendere altri nostri aspetti. Per farlo ho scelto un esempio concreto: perché parlando di giochi bisogna essere molto concreti, pensare non ai valori universali del gioco ma ai giochi singolari, possibilmente bisogna giocare.
- Uno dei tesori nascosti nel gioco è un gesto bambino e universale: il salto. E scopriremo che è un gesto rimosso, relegato all’infanzia o al mondo ludico, che è un gesto negletto perché non valorizzato, che è forse gesto troppo bestiale per noi. . . .
Immagine: San Giuseppe da Copertino si eleva in volo alla vista della Basilica di Loreto. Dipinto di Ludovico Mazzanti.
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