Costruttori di Babele in Veneto. Avventura di una corrispondente
La casa delle girandole, Venezia
Ci sono molti modi di attraversare il Veneto, molti i percorsi e gli itinerari possibili indicati dalle guide turistiche: città storiche e artistiche, località balneari o montane, ma anche sconfinate distese di campagna in cui ci si ritrova immersi in paesini di provincia ormai privi dello splendore del passato. Trasformatesi da zone paesaggistiche suggestive a lunghe distese di capannoni, industrie e vecchi casolari abbandonati, mettono tristezza e poco lasciano intuire dei tempi trascorsi. Eppure, percorrendo strade secondarie si possono ancora incontrare storie e persone depositarie della vera essenza del territorio e della comunità in cui vivono. È lungo questo cammino che ormai da due anni inseguo le tracce dei Costruttori di Babele, metafora con cui l’antropologo Gabriele Mina indica “architetti visionari, margivaganti, giardinieri anarchici, abitanti-paesaggisti, ispirati al bordo della strada, muratori del sogno e dell’immaginario, rivoltosi del meraviglioso”…