«ceci n’est pas un objet d’art» il Souvenir dell’opera d’arte nelle parole di Daniel Buren
Una pipa e la sua immagine dipinta non sono la stessa cosa. Lo abbiamo imparato, nel 1929, con Magritte. E proprio quel primo tradimento rivelato ha innescato un meccanismo di coscienza tale da portare Benjamin a scrivere il suo più celebre testo pochi anni dopo, dove, pur vedendo la perdita dell’aura (quel mistero dell’opera di cui anche Magritte scrive) come la morte dell’arte, egli contribuì a rendere il passaggio dalla classicità al fare contemporaneo più consapevole…
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