ULISSE E IL NOSTRO TEMPO. IPOTESI PSICOANALITICHE

 In Raccordi, Rubriche

Una conversazione tra Anthony Molino, Paola Borsari e Luca Caldironi

Fotografie di Giorgio Cutini

 

Per gran parte dell’annus horribilis del COVID-19, i Musei San Domenico di Forlì hanno ospitato una mostra dal titolo Ulisse. L’arte e il mito, che per la sua rilevanza è stata insignita, nel maggio di quest’anno a New York, del premio della settima edizione del Global Fine Art Awards, superando allestimenti promossi da prestigiose istituzioni quali il British Museum di Londra, il Getty di Los Angeles, il Metropolitan di New York e il Louvre di Abu Dhabi. Come riporta la nota curatoriale sul sito dei Musei, “il protagonista dell’Odissea è il più antico e il più moderno personaggio della letteratura occidentale. Egli getta un’ombra lunga sull’immaginario dell’uomo, in ogni tempo…
Raccontare di Ulisse ha significato raccontare di sé, da ogni riva del tempo e raccontarlo utilizzando i propri alfabeti simbolici, la propria forma artistica, attribuendogli il significato del momento storico e del proprio sistema di valori.”

 

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Immagine di copertina: Fotografia di Giorgio Cutini©, Foliage, 2018.

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