ARTISTI FUORI
Il numero di “Aracne” dedicato ad Artisti fuori, pubblicato on-line nell’aprile 2012, è un insieme di testi di giovani studiosi e di addetti ai lavori, di frequentatori occasionali dell’Outsider Art e di specialisti di discipline diverse, il cui discorso partiva da qualche altra parte e incrociava il nostro senza volerlo. Come molteplici sono i linguaggi che l’Arte Irregolare comprende, la scrittura, la produzione grafica e plastica, la musica, non deve stupire che sia sempre una pluralità di sguardi che confluisce nell’Outsider Art. Questo aspetto, che ha riguardato la preparazione del numero, ho l’impressione che del resto tocchi nel complesso l’esperienza di collaborazione con “Aracne”.
I membri della redazione – me compresa – coinvolti in un’avventura che ha preso la forma di singole uscite monografiche, coltivavano in origine interessi e percorsi diversi, svolgendo per l’occasione un esercizio di messa in comune delle differenze.Una relazione speciale ha unito in seguito Artisti fuori alla mostra Capogiro al cui interno, a suo tempo, nel giugno 2012,
è stata presentata la rivista e offerta quindi la possibilità di
osservare dal vivo un’ampia selezione di opere non mainstream dialogare con l’arte contemporanea intorno al motivo della testa[1]. Sono trascorsi dieci anni. Cosa sia successo nel frattempo non è facile da ricostruire, se non in modo frammentario e senza potersi avvalere di quella distanza temporale dagli eventi che permette di metterli a fuoco più precisamente. . . .
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