LA MADONNA CON IL BAMBINO. UNO SGUARDO PSICOANALITICO

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LA MADONNA CON IL BAMBINO. UNO SGUARDO PSICOANALITICO

di Paola Serafini, Gabriele Morelli, Patrizia Andreocci

Abstract

Gli autori si soffermano ad analizzare, integrando la visione di una  storica dell’arte con quella di due psicoanalisti, alcune rappresentazioni pittoriche italiane raffiguranti “la Madonna con il Bambino”, nella finestra temporale che va dal XIII al XIV secolo. L’interesse espresso nel contributo è stato suscitato non solo dal superlativo valore artistico delle opere ma anche dalla loro  capacità di divenire  rappresentazione della relazione madre bambino, nella sua ricchezza di sfumature comunicative, di particolare interesse psicoanalitico. Ci si è soprattutto soffermati a considerare quanto le iconografie della diade incarnata, che nel passato avevano avuto lo scopo di promuovere prevalentemente il pensiero cristiano attraverso l’esaltazione del divino, nel periodo storico scelto consentivano ai credenti di potersi identificare e potersi cioè giovare di una mamma totalmente buona e di sperimentare la fratellanza con il Cristo.

Immagine: Jacopo Carucci detto Pontormo (Pontorme 1494 Firenze 1557). La Madonna del libro (1540-45) Collezione privata

Parole chiave: Madonna con il Bambino. Relazione madre bambino. Psicoanalisi e Arte. Rappresentazioni  e Identificazioni.

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