LA NOTAZIONE E L’IDEA. FORME DEL REALISMO IN ZOLA E SAIKAKU
Il presente articolo intende proporre una comparazione tra i due romanzi Nana (1880) di Émile Zola e Vita di un libertino (1682) di Ihara Saikaku. La ragione dell’accostamento è esposta nella prima parte, in cui si riassume il coinvolgimento di Zola nella folie giapponista che colse gli artisti parigini nella seconda metà dell’Ottocento. Successivamente è esposta la categoria critica di finzionale-costruttivo, che serve a designare le modalità di riferimento indiretto che un testo può adottare per significare un oggetto o un tema. La nostra proposta è di leggere in questo senso il realismo di Zola, che mostra una consonanza con l’estetica di Saikaku, pur se quest’ultimo non era tradotto in Francia all’epoca di Zola. Mentre Saikaku si limita a descrivere la vita quotidiana del suo mondo, Zola lo piega verso un fine ideologico, connettendo tra loro, attraverso un’idea, le singole notazioni giapponesi.
Parole chiave: Zola; Saikaku; giapponismo; realismo; ideologia.
Abstract
The present article intends to propose a comparison between the two novels Nana (1880) by Émile Zola and Life of an Amorous Man (1682) by Ihara Saikaku. The reason of this matching is exposed in the first part, resuming Zola’s involving into japoniste fascination that took Parisian artist in the second half of the nineteenth century. Then it’s exposed the critical category of fictional-constructive, which serves to indicate the types of indirect ways that a text can adopt to signify an object or theme. Our propose is to read in this sense Zola’s realism, that shows a consonance with Saikaku’s aesthetic, although his novel was not traduced in French at Zola’s time. While Saikaku only describes daily life of its world, Zola turns it toward an ideological purpose, connecting between them, through an idea, the separate Japanese notations.
Keywords: Zola; Saikaku; japanisme; realism; ideology.
Immagine: Édouard Manet, Nana, 1877
