Time Lag
Patrizia Bonanzinga 2009 TIME LAG
Mi sono spesso domandata perché ho voluto sviluppare un progetto sul tempo. Solo quando “Time Lag” (Damiani editore, 2011), il mio ultimo lavoro, si è concluso ho capito che il mio interesse si basava su due piani distinti, ma in qualche modo correlati.
Il tempo e lo spazio sono due variabili fondamentali in fotografia. La relazione spazio/tempo, e dunque anche la velocità, è strettamente legata all’atto fotografico. Questo è un atto che richiede concentrazione perché prevede molta presenza sul territorio, dunque una forte percezione dello spazio, molta attenzione e osservazione dei soggetti, quindi un forte intuito sull’evoluzione temporale della scena, e una controllata prontezza di riflessi, di conseguenza molta velocità d’azione.
C’è poi un’altra relazione spazio/tempo che è incluso nell’atto fotografico stesso e che regola la nostra vita. Il tempo è inesorabilmente legato al cielo e il cielo definisce il nostro spazio. In questo progetto ho cercato di esprimere queste mie riflessioni.
“Time Lag” è il mio secondo lavoro svolto interamente in Mozambico, dove sono arrivata nel 2007. Era la prima volta che approdavo in Africa subsahariana e ne sono rimasta affascinata perché finalmente mi è sembrato di capire ciò che percepivo da anni, ma che non riuscivo ad afferrare veramente: le culture delle diverse popolazioni si formano anche sulle differenti percezioni dello scorrere del tempo.