STATI DI GRAZIA
Come definire il momento della creazione se non attraverso l’uso di una costruzione – tanto puntuale quanto desueta – qual è quella dello “stato di grazia”? Allo stesso modo, nel tentativo di descrivere l’immagine pittorica, si noterà come le sono attribuibili un’intima bellezza, una certa delicatezza, una spontaneità, etc., anche laddove parrebbe essere sopraggiunta una catastrofe: ma non è tanto il “grazioso” – così osteggiato da un certo moralismo estetico – o il “disgraziato” – così inviso ad un certo accademismo – quello che comunque persevera al di fuori di ogni logica estetica? Poiché se si dovesse tentare di definire sommariamente questa “grazia” – gli autori e i pittori qui presenti lo fanno involontariamente attraverso le loro opere – essa sta proprio tra la gratia plena e la civetteria sensuale, tra la maestria e la sbadataggine, tra il colpo di genio e quello di fortuna, tuttavia senza imbarazzi né paradossi.
Testi: Mattia Cattaneo, Laura Gradi, Marco Salvetti
Artisti: Beatrice Meoni, David Lucchesi, Valentina Lupi
Progettazione grafica: Larisa Solosi