UNA SPAVENTOSA IMITAZIONE DEL VERO
La ceroplastica è un’arte antica, a cavallo tra scienza e ritratto: uno dei suoi momenti più alti è legato al Settecento bolognese, cui in questi giorni è dedicata una mostra a Bologna (Palazzo Davia Bargellini e Palazzo Poggi, fino al 12 marzo, prorogata al 10 aprile). Funeree, fredde e terribilmente reali, le statue in cera mostrano il segno di una spaventosa imitazione del vero, coerente con il “secolo dei lumi” e pronta ad anticipare le inquietudini del Romanticismo. Tra automi, mummie, maschere funebri, statue parlanti, manichini e bambole, l’articolo presenta un largo excursus tra alcune modalità “minori” della rappresentazione dell’umanità. . . .
Immagine: Ritratto di Anna Maria Calegari Zucchini (Bologna 1643-1741), commissionato ad Angelo Gabriello Piò (Bologna 1690-1770), eseguito da Filippo Scandellari (Bologna 1717-1801), 1742; cera policroma, vetro, capelli, tessuto, h 50 cm circa, Collezione privata, foto di Claudio Giusti.