Sogni di carta, dalle miniature persiane alle copertine newyorkesi. Erté da San Pietroburgo

 In Meraviglie. Storie di illustrazione, Rubriche

A ventitré anni firma la sua prima copertina per il magazine americano Harper’s Bazaar.
È il 1° gennaio del 1915, Erté è già illustratore di moda, scenografo e costumista per i teatri francesi. Solo da tre anni è a Parigi, arrivato da San Pietroburgo con il desiderio di studiare arte, nonostante il progetto del padre di una carriera nella marina zarista.
L’aristocratico russo Roman de Tirtoff sceglie di firmarsi Erté, dalla pronuncia francese delle lettere iniziali del suo nome, e diventa essenzialmente parigino.
Dopo tre mesi all’Académie Julian, nel 1912, interrompe gli studi e porta i suoi disegni nel più famoso atelier di Rue de Faubourg Saint-Honoré alla ricerca di un impiego. Lì risiede il sultano della moda, Paul Poiret.
Tanto che lo stesso couturier gli assegna il compito di disegnare i costumi dell’opera “Le Minaret” di Jacques Richepin per il Teatro del Rinascimento.
La ballerina da vestire è l’affascinante Mata Hari. Gli abiti creati per l’opera, gonne a pantaloni e ampie tuniche, influenzano la moda parigina del 1913 ed Erté diventa famoso nel mondo del teatro. . . . .

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