OLIANA SPAZZOLI: IL RIPOSO DELLE IMMAGINI (ovvero, DEL COLORE)

 In Raccordi, Rubriche

Scrive Valerio Magrelli, a proposito delle opere di Oliana Spazzoli: “Sia sulle pagine già stampate e rilegate dei suoi ‘libri d’artista’, sia sui brandelli di tela strappata, la tinta non sembra mai depositarsi. Non si assiste, cioè, ad una sovrapposizione del colore su di un sostrato. Piuttosto, abbiamo a che fare con una penetrazione, un intridersi, un farsi materia del colore stesso. Insomma, l’intervento cromatico fa tutt’uno con la fibra di cellulosa o di tessuto. Se lo dovessi dire in un’immagine, azzarderei che questa pittura ‘suona’ le corde del supporto. Penso a una specie di curiosa ‘chitarra del colore’ – e certo non posso fare a meno di ricordare una famosa poesia di Wallace Stevens, L’uomo dalla chitarra azzurra, di cui riporto la prima parte. (La traduzione è di Renato Poggioli.)”
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