L’ultimo teatro di Puccini. Madama Butterfly, la crisi del sogno americano
La Madama Butterfly non ha mezze misure in quanto a impatto sullo spettatore: o piace o non piace e, nell’uno o nell’altro dei casi, è per sempre. Forse scenicamente ha dei limiti, essendo tutti gli atti incentrati e concentrati sulla protagonista, Cio-Cio-San alias Butterfly, ma Puccini voleva esattamente questo, che fosse lei a risaltare pur nella staticità dell’azione, trascinandosi dall’inizio alla fine le fila di una tragedia annunciata fin dai preliminari delle nozze-burla con quel diavolo d’un Pinkerton. Madama Butterfly è anche un punto d’arrivo del teatro pucciniano, si aprirà da qui la strada verso la sensibilità dell’Impressionismo, come si avvertirà in modo più evidente nelle opere successive. . . .
Post recenti