La Trento nobile dei principi-vescovi. Il Castello del Buonconsiglio e Torre Aquila, la vita feudale nella pittura tardogotica
Per Trento, città idealmente unita a Trieste per l’azione irredentista di ricongiungimento all’Italia durante la Grande Guerra contro l’Austria, il massimo splendore risale al XVI secolo, sotto il governo del principato vescovile che ne incentivò in modo eccellente lo sviluppo urbanistico e culturale. Già Tridentumromana, lo splendidum municipium (secondo una felice espressione dell’imperatore Claudio nel 46 a. C.) fu fondato verso la metà del I secolo a. C., venuto alla luce durante i lavori di restauro e ampliamento del Teatro Sociale eseguiti dal 1990 al 2000, e oggi visitabile a livello sotterraneo percorrendo un’area archeologica molto estesa; un moderno allestimento ricostruisce, in assoluta sicurezza, un percorso nel sottosuolo di 1700 mq che si
snoda tra spazi pubblici e privati, edifici, strade, mura ed altri elementi architettonico-urbanistici che costituivano la realtà quotidiana dell’antica Tridentum.