Kate Greenaway, un’illustratrice da collezione
Kate Greenaway (1846 – 1901) è una donna londinese che in piena età vittoriana vive del proprio lavoro di illustratrice, consapevole del mercato editoriale, in grado di separare impegno professionale e sperimentazione artistica.
Lo testimoniano la ricchezza delle commissioni, le ristampe e le traduzioni, il collezionismo attorno alle sue opere e le numerose imitazioni. Eppure, quando si legge di lei, sembra contare di più la relazione con lo scrittore e critico d’arte John Ruskin (1819-1900). La loro lunga corrispondenza, circa millecinquecento lettere, interviene nel racconto del percorso della Greenaway come un sottotitolo alla sua carriera artistica.
Il ruolo di Ruskin rappresenta sicuramente un nucleo narrativo importante nella storia dell’illustratrice, ma non ne determina l’unicità dell’esperienza, dovuta all’indiscusso talento e alla determinazione.
Kate Greenaway inizia a lavorare ancora giovane, sotto la guida del padre illustratore e incisore, cresce come designer di biglietti d’auguri e calendari nella fabbrica di Marcus Ward, intanto illustra opere in bianco e nero per bambini. Nel 1868 espone per la prima volta sei disegni alla Galleria Dudley di Londra. . . . .