Io sono fatta di poesia e pazienza. Brunetta Mateldi Moretti artista del Novecento

 In Meraviglie. Storie di illustrazione, Rubriche

Come si impara a disegnare? Da bambini si impara subito, è come se dal bambino uscisse una coscienza del “voler riconoscere le cose”. Poi passa, è una delle tante curiosità, ma c’è il bambino che va oltre e che si lascia attrarre dalle forme più clamorose: dalla bellezza di tutte le cose che confluiscono poi per conchiudersi in una passione unica. Disegnare vuol dire avere il coraggio di cimentarsi in una delle cose più difficili che esistano, sì, perché a disegnare non si impara mai: si disegna per la vita è come un matrimonio, non un concubinaggio, si disegna o si dipinge per sviscerare, impadronirsi di altre vite, per bersi gli occhi, i nasi, le bocche, le braccia, i piedi e tutto il resto di tanta gente, delle persone belle, brutte, buone o cattive, di impadronirsi dei paesaggi, del mare, del cielo.
Ma è sempre un mistero non sai mai quando sia l’ora giusta per disegnare, per disegnare “giusto”, con la vena – che è quella, che viene dal mistero. . . .

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