Il più discusso compositore del teatro musicale di fine Ottocento. Alfredo Catalani, l’illustre intruso. Parte I

 In L’incontro delle Arti, Rubriche

PARTE I

Scrivere, o anche semplicemente parlare, di Alfredo Catalani (Lucca 1854 – Milano 1893), il musicista lucchese annoverato sgarbatamente tra i minori e liquidato come tale e quasi con fastidio dalla musicologia più del nostro tempo che del suo, provoca un senso di sconforto, anche di dispiacere, ma soprattutto d’imbarazzo: imbarazzo non su Catalani, bensì per tutti coloro che lo hanno deprezzato – e disprezzato – continuando a farlo attraverso un beffardo silenzio. Spinge forse a risollevarne le sorti il sentimento di pietà in quanto malato e vittima di tisi a soli 39 anni? Anche, ma questo fa parte di un personale destino umano e di un umano senso di solidarietà dovutogli, il punto è un altro. . . .

Immagine: L’Edera (1878), opera di Tranquillo Cremona raffigurante Catalani e il suo tormento creativo

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