FIGURARSI IL TEMPO. Le affinità elettive di Giorgio Cutini e Marco Stefanucci
Pubblichiamo in anteprima la nota scritta da Anthony Molino per il catalogo della mostra Figurarsi il tempo, in cui sono abbinate ed esposte opere del fotografo Giorgio Cutini e del pittore Marco Stefanucci. La mostra si terrà dal 2 al 31 luglio presso il Castello e Museo delle Arti di Nocciano, in provincia di Pescara (per info e prenotazioni: tel. 348.7278403). Il catalogo, di prossima uscita, sarà pubblicato dalle Edizioni Mondo Nuovo.
Qualcuno di noi avrà ancora la fortuna, magari non ancora pienamente apprezzata, di godere della visione notturna di un cielo stellato. Di quelli pieni, come un quadro di coriandoli di Tano Festa, su sfondo nero, dove la mano felice dell’artista, come un bambino a Carnevale, gettava e fissava sulla tela grappoli di stelle di carta. Mentre guardo un quadro simile di Festa che ho in collezione, mi torna in mente un professore di scienze delle scuole medie, o forse ero già alle superiori, che per spiegare la velocità della luce (circa 300.000 km/h), ci faceva capire che una stella osservata in cielo poteva non esistere più, dato il tempo inconcepibile necessario alla sua luce per attraversare il cosmo e arrivare ai nostri occhi. Confondendomi non poco, voleva farmi comprendere – facendo ricorso alla metafora di una fotografia – che quanto vedevo era, in un certo senso, un’immagine del passato. . . .
Immagine: Copertina del catalogo della mostra. A sinistra (Marco Stefanucci): The Uplifting Purity, 2020, acrilici su tela in cornice di plexiglass; a destra (Giorgio Cutini), Roma: Villa Medici, 2008.