Con ago e filo: tessere, cucire, ricamare, unire…

 In Nuvole in viaggio, Rubriche

«… Intricato e fitto è il ricamo delle circostanze.
Il punto della formica nell’erba.
L’erba cucita alla terra.
Il disegno dell’onda in cui s’infila un fuscello.
Si dà il caso che io sia qui e guardi.
Sopra di me una farfalla bianca sbatte nell’aria
ali che sono soltanto sue
e sulle mani mi vola un’ombra,
non un’altra, non d’un altro, ma solo sua.
A tale vista mi abbandona sempre la certezza
che ciò che è importante
sia più importante di ciò che non lo è.»

(Wis?awa Szymborska)

Il verbo “tessere” deriva dal latino e significa “intrecciare al telaio i fili della trama con quelli dell’ordito, per fare una tela o altro tessuto”, ma anche comporre, come il ragno che tesse la sua tela e, in senso figurato, inventare: tessere un discorso, ma anche le lodi. Trame di un tessuto e di un racconto; fili di un ricamo e della memoria; intrecci di storie, reti di relazioni, legàmi, lacci e nodi che congiungono. Pezzi di vita tenuti insieme, a volte a stento, imposti, con aghi e spilli che, come le spine, trafiggono…

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