Chiusi nelle nostre case, alla scoperta degli oggetti dimenticati

 In Rubriche, Sguardi Psicoanalitici

Questa conversazione ha riunito alcuni psicoterapeuti psicoanalitici intorno ad un argomento che è stato messo in evidenza fin dal primo lockdown del 2020, la vita silenziosa degli oggetti di casa[1]. L’occasione è stata data dalla rassegna BookCity 2021 di Milano, in una conversazione a quattro dal titolo “Chiusi nelle nostre case, alla scoperta degli oggetti dimenticati”. Come precisa Marina Nardo nella sua introduzione, gli autori sono psicoanalisti particolari, non quelli che stanno dietro al lettino, silenziosi e misteriosi, come appaiono in tante vignette o nel film con Toni Servillo “Lasciati andare”. «Noi ci lasciamo andare, siamo curiosi delle cose del mondo ed è questo che ci unisce. Ci troviamo così bene a lavorare insieme nella Scuola di Specializzazione SIPP per psicoterapeuti psicoanalitici, che ci è sembrato di costituire un buon gruppo per scambiarci e condividere idee e pensieri su tanti argomenti.»

[1] Giovanni Starace, Gli oggetti e la vita. Riflessioni di un rigattiere dell’anima sulle cose possedute, le emozioni, la memoria, 2013. Donzelli editore. Con l’Autore hanno partecipato Luca Gaburri, Marina Nardo, Mariangela Villa in un incontro di BookCity Milano, 19 novembre 2021.

Immagine: Francisco de Zurbaran, Natura morta con limoni, arance e una rosa, particolare, 1633.

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