A me gli occhi!
C’è nel popolo italiano una quasi naturale predisposizione a cedere la propria volontà ad altri, a lasciarsi suggestionare, ipnotizzare. L’adesione volontaria , e spesso entusiastica, degli italiani al sonno ipnotico è stupefacente. Nel 1886, al Teatro Scribe di Torino, Alfred d’Hont, conosciuto come Donato, ipnotizza centinaia di volontari tra il pubblico. Costoro si irrigidiscono come automi e obbediscono agli ordini impartiti da Donato, o assumono il ruolo, la professione, assegnati dall’ipnotizzatore. Quasi negli stessi anni Scipio Sighele, seguace di Cesare Lombroso, propone la teoria del “succube” nell’ambito dei suoi studi sulla psicologia delle folle in cui in Italia è precursore. Sighele è interessato alle persone che salivano sul palco a Torino…