RICAMI DI UNA VITA. Conversazione con Maria Virginia Cardi

 In Ricerche

La narrazione delle memorie familiari, nel rendere significativo il nostro passato, irradia il nostro futuro e il futuro delle generazioni a cui passiamo il testimone. La speranza è che nel futuro possa esservi un luogo della memoria che raccolga quei ricordi e li valorizzi, li collochi nelle radici proprie e della collettività, li porti avanti come esperienza collettiva significativa. Il passato torna vivo, in relazione e in dialogo con altre componenti del presente della nostra vita, donando spessore e originalità ai destini delle persone e della collettività. Mettendo a fuoco la transitorietà di certe situazioni del passato che sembravano lineari e idealizzate si evidenziano, al contrario, lacune, fratture e ripercussioni traumatiche di eventi caduti nell’oblio o nella rimozione, ricomponendo un quadro più coerente.

La Rivista ARACNE, che porta nel nome il mondo mitico dell’arte della tessitura femminile, presenta la ricerca di Maria Virginia Cardi dedicata alle memorie e ai preziosi manufatti della sua famiglia, un mondo di realizzazioni preziose. L’occasione ci viene data dalla pubblicazione del volume: Maria Virginia Cardi “Anita e Giuseppe Sangiorgi, la scuola di arazzi e ricami e la galleria antiquaria. Storie di imprenditoria e cultura delle arti 1893-1929” edito a Bologna da Pendragon, 2020.

Immagine: Mosè Bianchi, Anita Sangiorgi, 1878 (Fondo Baggi, Rimini).

 

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Il video

Nel video, Maria Virginia Cardi, commentando le affascinanti fotografie dell’archivio familiare, estende e sviluppa l’articolo “I ricami di una vita”. Le suggestioni lasciate dalla sua ricerca, che è voce della memoria e rigoroso lavoro sugli archivi familiari ed istituzionali, aprono a molti percorsi narrativi.

 

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