Paesaggio corpo. Al di là della danza e al di qua della terapia
DAGLI OCCHI
Stamattina Vera non riesce a smettere di truccarsi. Aggiunge strati su strati di matita nera, sperando di coprire questo suo malessere, di riuscire a cancellare per addizione di kajal, una certa lontananza dal suo corpo che la fa sentire strana. Inceppata.
Intenta in questo lavorìo disinvolto a un certo punto si blocca. Intravede una faccia rivolta allo specchio, ma non vuole soffermarsi e fugge via. Corre in cucina ancora scossa ma è soddisfatta del suo trucco, e prepara la colazione. Latte con tanto Nesquik e biscotti. Mangiare non serve a riempire quel suo vuoto che è intestardito a rimanere lì, dentro di lei, per tutto il giorno.
La visione di un ricordo le fa luce per un attimo. Il tempo di alzare la testa, ma poi, il capo non ce la fa a sostenere l’altezza di quel miraggio e a sfidare troppo a lungo la gravità…