OLE@DIGITALART. La residenza artistica e digitale sulla cultura dell’olivo vista da Elena Bellantoni, Fabrizio Cicero, Fatti d’Arte e Valentina Ferrandes
Lo stallo inter-comunicativo innescato dall’attuale situazione pandemica ha messo palesemente a fuoco la portata della fragilità umana, ricordandoci di non sottovalutare il nostro essere vulnerabili, in quanto corpi in carne e ossa esposti costantemente all’inaspettato. Salvatore Veca, filosofo e accademico italiano sostiene che «Noi non abbiamo corpi. Noi siamo corpi. Allo stesso modo, noi non abitiamo la terra, noi le apparteniamo […] Siamo certamente esseri frutto dell’evoluzione culturale tanto quanto lo siamo dell’evoluzione naturale. Noi non siamo i signori dell’universo, né i pinnacoli della creazione. Noi siamo nello stato contingente dell’essere creature nel senso che il mondo non è in alcun caso nostro. Infine, lo slogan prezioso “una sola umanità, un solo pianeta” va integrato con la glossa che ci ricorda che, come viventi, noi non siamo soli.
Immagine: Elena Bellantoni, FUTURA, video performance, 6’ 55’’, 2021, (still frame)