IL GIOCO DEGLI OCCHI. Scopertine tipografiche di Stefano Tonti
I libri non sono nati con i titoli. Per secoli si sono confusi con l’incipit dei testi. La loro origine fa parte della storia secolare della scrittura e del libro. Gérard Genet li ha definiti “margini libreschi”. Servono a rendere presenti le opere. Sono i nomi dei libri, ma anche atti linguistici, che interpretano i pensieri degli autori; talora li tradiscono, talora sono capaci di avere una vita propria. Insieme alle copertine, che solo dagli anni Trenta dell’Ottocento sono nate con i libri, danno al libro un posto nel mondo. Aprono lo spazio all’immaginazione del lettore, che può decidere se superare la soglia o tornare indietro. È sempre Genet a sostenerlo. . . (Dal testo di Oriana Maroni)
Immagine: Allestimento presso la Biblioteca Gambalunga di Rimini