LA SCULTURA ENCOMIASTICA ESTENSE DAL CINQUECENTO AL PRIMO SEICENTO
Poche tracce sono rimaste della scultura ferrarese del Cinquecento e la presenza di alcuni pezzi, attribuiti a personalità come Alfonso Lombardi, Alessandro Vittoria e Prospero Sogari Spani, non è sufficiente per delineare un quadro complessivo.
All’inizio del Cinquecento, parallelamente allo sviluppo di un collezionismo estense dedito alla raccolta di antichità romane, si sviluppa un tipo di scultura classicheggiante grazie alla presenza di artisti formatisi in ambito veneto. Se nel Quattrocento figure come Guido Mazzoni e Antonio Begarelli si dedicarono soprattutto alla realizzazione di gruppi scultorei in terracotta caratterizzati da un marcato realismo, nel Cinquecento la tendenza principale fu quella di riproporre temi e modelli tratti dalla statuaria antica di età imperiale. Il vero campione della scultura cinquecentesca a Ferrara fu il veneto Antonio Lombardo che, a partire dal 1505, decorò con dei preziosi rilievi in marmo lo studio fatto realizzare da Alfonso I d’Este . . . .
Immagine: Prospero Sogari Spani, detto il Clemente, Basamento con l’allegoria della Pazienza, 1554, marmo, Modena, Galleria Estense.