La percezione del tempo nel romanzo della posguerra española: il caso de «El Jarama» di Rafael Sánchez Ferlosio

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Nel 1939, dopo tre anni dallo scoppio della Guerra Civile, avvenuto a seguito di una rivolta contro la Seconda Repubblica Spagnola, Francisco Franco, esponente del partito falangista (1) instaura un regime di tipo autoritario che segnerà la storia della Spagna fino al 1975 (2). La Guerra Civile prima e il regime franchista poi, originarono un cambiamento profondo nell’assetto sociopolitico spagnolo (3).
L’elemento principale su cui si fonda la letteratura di questi anni è caratterizzato da una forte attenzione nei confronti della realtà in cui gli autori vivono. Tuttavia, risulta anche immediato comprendere come, all’interno di un regime totalitario come quello franchista, la censura rivesta un ruolo altrettanto importante e condizioni le scelte artistiche, che seguono un corso diverso rispetto a quella europea (4). Dal punto di vista letterario, nel 1942, negli anni immediati alla fine della guerra civile, viene pubblicato un romanzo dal titolo . . . .

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Immagine: La persistenza della memoria, Salvador Dalí. © Fundació Gala-Salvador Dalí.

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